isaefrenk |
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| Questo libro è la storia più completa pubblicata in Italia sul proibizionismo. Si va dalla decapitazione per i consumatori di tabacco della Turchia del Seicento alla scomunica di tutti i fumatori pronunciata da Urbano VIII, dalla strage di S. Valentino nella Chicago di Al Capone al giudizio di Benito Mussolini sul Proibizionismo di quegli anni, dalla legalizzazione delle droghe leggere e pesanti nelle Indie Orientali olandesi ai motivi dei conflitti tra Gran Bretagna e Cina, passati alla Storia come "guerre dell'oppio". Il libro prosegue illustrando le origini razzistiche del proibizionismo americano per ciò che riguarda l'uso dell'oppio, della cocaina e della marijuana e il radicamento nelle culture greca e latina del papavero da oppio. Dopo una rassegna di giudizi di economisti sull'attuale stato del proibizionismo, l'autore passa a esaminare le anomalie del "caso italiano", puntando l'attenzione sulla presunta incostituzionalità del divieto dell'uso personale di stupefacenti nella vigente legge Jervolino-Vassalli. Particolarmente interessante per l'attuale dibattito su proibizionismo e antiproibizionismo il capitolo che riguarda i provvedimenti presi dall'amministrazione olandese nelle Indie Orientali per far diminuire il consumo del papavero da oppio.
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