Studio Usa: il cannabidiolo blocca le metastasi."Cannabis, una cura contro il cancro"

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isaefrenk
view post Posted on 28/2/2010, 08:48     +1   -1




Indice

Studio Usa: il cannabidiolo blocca le metastasi."Cannabis, una cura contro il cancro"
Usa. Il cannabinolo puo' bloccare il cancro al seno
Scienza: Il THC riduce la crescita del tumore e la diffusione di metastasi ad altri organi nel cancro del polmone in uno studio su animali
Spagna. Studio: cannabis potrebbe combattere cellule cancerogene
RICERCA: IL CANNABIDIOLO INIBISCE LA CRESCITA TUMORALE NELLA LEUCEMIA E NEL TUMORE MAMMARIO NEGLI ANIMALI DA ESPERIMENTO
Scienza: Il cannabidiolo inibisce la crescita tumorale nella leucemia e nel cancro mammario in studi su animali
Scienza: La Cannabis è efficace nel dolore da cancro
UK/Scienza: Un estratto di cannabis riduce il dolore da cancro in uno studio clinico
Scienze: THC efficace contro gli effetti collaterali della chemioterapia resistenti alla terapia antiemetica convenzionale
RICERCA: NUOVE EVIDENZE SULL'ATTIVITA' ANTITUMORALE DEI CANNABINOIDI
RICERCA:I CANNABINOIDI INIBISCONO L’ANGIOGENESI NEI TUMORI CEREBRALI
RICERCA: IL THC UCCIDE LE CELLULE LEUCEMICHE
RICERCA: NABILONE EFFICACE NEL TRATTAMENTO DEL DOLORE TUMORALE
RICERCA: SATIVEX E DOLORE TUMORALE
www.pazienticannabis.org/ricercatumore.html
 
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isaefrenk
view post Posted on 5/3/2010, 07:57     +1   -1




Un ingrediente attivo contenuto nella marijuana sembra in grado di ridurre la crescita del cancro.
Fausto Intilla
02/04/2009 - 13:58
Nell'inchiesta:
CANNABIS TERAPEUTICA

FONTE
LONDRA, 2 aprile (Reuters) - Un ingrediente attivo contenuto nella marijuana sembra in grado di ridurre la crescita del cancro. Lo ha rivelato uno studio spagnolo pubblicato ieri.I ricercatori hanno dimostrato che, trattando alcuni topi malati di cancro con la sostanza Thc, si riscontra un rallentamento nella crescita del tumore e si attiva un processo chiamato autofagia, in grado di uccidere le cellule malate. "Le nostre scoperte dimostrano l'efficacia terapeutica che alcune dosi di Thc possono garantire ai pazienti malati di cancro", ha scritto sulla rivista Journal of Clinical Investigation Guillermo Velasco, dell'Università di Madrid, che ha condotto lo studio con alcuni colleghi.Questi risultati si vanno ad inserire nell'annosa disputa sui benefici o sui danni che provoca la marijuana sulla salute umana. Alcuni studi, infatti, suggeriscono che questa droga accresca le possibilità di attacco cardiaco, di ictus e che possa provocare il cancro.Un'altra ricerca ha, invece, mostrato i benefici della marijuana, come quello di evitare l'insorgere l'Alzheimer, di contrastare la perdita di peso dovuta all'Aids e la nausea e il vomito provocati dalla chemioterapia nei pazienti malati di tumore.Il team di Velasco ha condotto lo studio su due pazienti con un tumore al cervello in stato avanzato, dimostrando che i primi segni di autofagia si avvertivano appena ricevuto il Thc.I ricercatori spagnoli hanno detto che questo potrebbe condurre all'uso di medicinali a base di cannabinoidi per la cura del cancro, sebbene l'utilizzo di questi sostanze si sia rivelato insufficiente per malattie come l'obesità.La Sanofi-Aventis (SASY.PA: Quotazione) ha abbandonato lo scorso novembre lo sviluppo del suo medicinale a base di cannabinoidi Acomplia, mentre anche la Pfizer (PFE.N: Quotazione), la Merck & Co (MRK.N: Quotazione) e la belga Solvay (SOLB.BR: Quotazione) hanno rinunciato a prodotti simili per paura di controindicazioni.Queste sostanze, che agiscono bloccando gli stessi recettori del cervello che rendono affamate le persone che hanno appena fumato marijuana, sono state spesso indicate come responsabili di effetti collaterali psicologici, come la depressione o gli istinti suicidi.
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Marijuana: Usi terapeutici (Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Marijuana)
La canapa indiana è usata per contrastare la diminuzione dell'appetito nei pazienti affetti da AIDS e da cancro e per diminuire la nausea derivata dai trattamenti chemioterapici e dalle irradiazioni. Inoltre causa un effetto positivo sui soggetti affetti da dolori cronici, da sclerosi multipla (diminuzione del rigore muscolare) e sulla sindrome di Tourette. Ad oggi, come accade per la maggioranza delle molecole attive presenti sul mercato, sono ancora in corso studi che accertino la validità di questi effetti, non esistendo alcuna prova definitiva ed univoca che dimostri l'efficacia dell'impiego medico; tuttavia milioni di consumatori nel mondo - anche affetti da gravissime patologie - attestano di ricevere benefici dai principi attivi della pianta, utilizzata in medicina da migliaia di anni e presente nella farmacopea ufficiale fino alla metà del '900.
Le applicazioni possibili accertate e le conseguenti sperimentazioni hanno per oggetto:
Inappetenza da farmaci chemioterapici.Efficacia provata dalla pratica medica dì routine; centinaia di migliaia dì dosi di THC sintetico (Marinol) sono state prescritte ogni anno dagli oncologi USA (cfr. Grinspoon 1993, p.26 e p.38) anche se non sembra avere gli stessi effetti della marijuana assunta nel suo stato naturale (fumato o ingerito) poiché il Δ9-tetraidrocannabinolo è solo uno dei 460 composti chimici presenti nella cannabis.
Epilessia. In sostituzione di farmaci anticonvulsivi, che hanno gravi effetti secondari anche sull'umore. Efficacia provata in qualche caso
Sclerosi multipla.In sostituzione di farmaci tranquillanti ad alte dosi, con rischi di letargia e dipendenza fisica. Efficacia sperimentata in molti casi. Non è comunque il farmaco di elezione per gli spasmi; solo in pochi casi si è evidenziato un miglioramento secondo la scala di AshWorth.
Anoressia.Forte stimolante dell'appetito.
Glaucoma.La marijuana diminuisce la pressione interna dell'occhio del 25-30% in media, a volte fino al 50%. Alcuni cannabinoidi non psicotropi, e in misura minore, anche alcuni costituenti non-cannabinoidi della canapa diminuiscono la pressione endo-oculare.
Asma.la marijuana ha capacità broncodilatatorie, per evitare il danno da fumo, si utilizzano particolarmente in questi casi i vaporizzatori.
Stafilococco aureo. I principi attivi utilizzati sono risultati efficaci anche contro ceppi resistenti alla meticillina.[5]

In Olanda, in Spagna, in Canada e in undici stati degli USA l'uso della cannabis a scopo medico è già consentito, in altri paesi europei ed extraeuropei l'argomento è al centro di accesi dibattiti sia sul piano scientifico che su quello etico. Principale studioso e promotore dell'uso terapeutico della Cannabis e della sua decriminalizzazione è il Professor Lester Grinspoon, psichiatra e professore emerito dell'Università di Harvard. In Italia,approfonditi studi in materia sono stati effettuati dal neuropsichiatra prof. Gian Luigi Gessa e dal dott. Giancarlo Arnao.
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rossellabartoli
view post Posted on 14/2/2011, 12:30     +1   +1   -1




Per un tumore al seno, diventato triplo negativo, con metastasi ossee, ai linfonodi e alla cute, esiste una cura sperimentale a base di cannabidiolo che potrebbe avere una possibile efficacia? Grazie R.B.
 
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2 replies since 28/2/2010, 08:48   808 views
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